Auguri per un S. Natale 2017
Carissime famiglie,
Ci lasciamo ispirare dalle parole di don Luigi rivolte ai genitori e ai ragazzi durante il momento di riflessione di sabato 16 dicembre per inviarvi il nostro messaggio di auguri per le prossime feste.
Abbiamo bisogno, tutti noi, di tornare a guardare le stelle in questo Natale, come i Magi, staccando gli occhi da terra, dai nostri piedi. Dobbiamo farlo perché, guardando le stelle, siamo costretti a sollevare lo sguardo, puntandolo verso l’alto.
Guardare le stelle, inoltre, significa riconoscere che c’è Qualcuno a cui affidarsi, che non tutto dipende sempre e solo da noi. Infine, il desiderio di guardare le stelle ci ricorda che è necessario saper pazientare, perché queste non sempre sono osservabili: basta qualche nuvola ad offuscarne la vista.
Vorremmo che questo Natale sia per ciascuno di noi un’occasione per fermarsi, perché per tenere lo sguardo puntato verso il cielo e contemplarne la bellezza non possiamo continuare a camminare, sarebbe pericoloso, oltre a non consentirci di godere appieno dello spettacolo della volta celeste.
Nelle nostre giornate siamo sempre troppo di corsa e il nostro essere costantemente in movimento ci impedisce, oltre che di contemplare il cielo, anche di incontrare il prossimo e di dedicargli le giuste attenzioni. Le feste, le vacanze, sono momenti in cui lasciare spazio alle relazioni: quelle con i familiari, con gli amici e quella con il Padre. Solo riscoprendo la profondità dei nostri legami affettivi riusciremo a valorizzare completamente questo grande periodo dell’anno: impariamo a spegnere il cellulare, il computer, la tv, fermiamoci e alziamo i nostri occhi per contemplare la bellezza dei doni che già ci circondano!
Questo il nostro augurio più grande per tutte le famiglie della nostra scuola: che in questo Natale ognuno di noi possa fermarsi, tenere i piedi fermi per lasciare che il cuore si muova e consentire a quel Dio fattosi bimbo e ai nostri cari di smuovere le corde più intime della nostra umanità.
Auguri di cuore, da tutti noi.
I docenti della scuola secondaria