Istituto comprensivo paritario cattolico

Una giornata al Forte di Bard

La Val d’Aosta e Forte di Bard

Mercoledì 7 giugno noi ragazzi di I B insieme ai compagni di I A ci siamo addentrati nel mondo della montagna grazie ad una gita in Val D’Aosta presso il Forte di Bard.

Appena scesi dal pullman, abbiamo avuto la possibilità di ammirare il Forte dal basso: è davvero maestoso!

Dopo una breve camminata, abbiamo iniziato la nostra salita usando degli ascensori panoramici, costruiti in vetro, che ci hanno permesso di ammirare lo splendido panorama senza fare fatica.

Una volta arrivati in un grande spiazzo, abbiamo fatto merenda e abbiamo atteso la guida. Come prima cosa, Alessandro, così si chiamava la guida, ci ha portato a vedere le cannoniere e le feritoie, da cui i soldati dei Savoia sparavano con fucili e cannoni per difendere il loro territorio. In un secondo momento siamo entrati in quella che era una cappella del Forte. All’interno un crocifisso molto particolare: un’opera d’arte contemporanea molto più realistica di tanti altri crocifissi; il corpo di Gesù era scolpito molto inarcato per rendere il dolore. Alessandro ci ha anche fatto notare il matroneo, in cui sono collocate le prime sale del museo.

La visita del museo

All’inizio del museo sono riprodotte delle stanza in cui vivevano i soldati. La guida ci ha spiegato che fare l’ufficiale al Forte di Bard non era un onore, ma una punizione. Isolati dal resto della popolazione, i soldati erano oltretutto in un posto freddo e inospitale.

Successivamente ci siamo addentrati alla scoperta delle nostre montagne: le Alpi. Abbiamo conosciuto le storie dei grandi alpinisti, visto le aule di scuola degli abitanti dei piccoli villaggi di montagna, le loro case, le loro abitudini…

Alla fine della percorso espositivo abbiamo pranzato e ci siamo preparati per il gioco pomeridiano. In un secondo momento Alessandro ci ha fatto provare a scalare una piccola parete posta all’esterno della seconda struttura. Dopo la mini-arrampicata, abbiamo indossato delle imbragature, ci siamo divisi in squadre e abbiamo svolto dei giochi finalizzati all’apprendimento su alcune cose importanti da sapere sul mondo della montagna.

Infine, abbiamo scattato una foto sul Monte Bianco! Beh…ovviamente grazie ad un proiettore che riproduceva la vetta della montagna più alta d’Europa!

Questa esperienza è stata istruttiva ed efficace, ma, contemporaneamente, divertente, tre aspetti che non sempre riescono a conciliarsi.

Debora Aloé I B

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